L’opera di Feyder resta tra le più personali ed eleganti. Tutto il cinema d’entre deux guerres gli è debitore per la disinvolta e precoce transizione dall’arte muta a un sonoro mai incline al teatro filmato. Inoltre, la generazione di registi e autori francesi che ci ha dato i grandi capolavori degli anni Trenta (si pensi solo al connubio Carné-Prevert) trova nella sua lezione di stile un sicuro antecedente e un punto di riferimento imprescindibile.
Questa rassegna, realizzata con film conservati presso l’Archivio storico di Cineteca Milano, vuole omaggiare allo stesso tempo il cinema di Feyder e la passione cinefila dei fondatori della Cineteca stessa. Questi ultimi infatti, e fra loro in particolare Luigi Comencini, sono stati appassionati ammiratori e attenti collezionisti dell’arte del grande regista belga.